“Le Isole Invisibili“ 23 rotte fuori dal mondo
“Le isole invisibili” di Massimo Lumini – Anteprima Editoriale.
Martedì 05 dicembre ore 17:30 presso Tiscali Auditorium – Sa Illetta Cagliari – presentazione dell’Anteprima Editoriale del primo progetto letterario di Massimo Lumini, ricercatore, saggista scientifico, e fondatore di Academia Terra, dal titolo “Le isole invisibili”.
Il rimando alle “Città” di Italo Calvino non è casuale, e l’intera iniziativa si inquadra nelle celebrazioni del centenario della nascita dello scrittore e intellettuale più visionario del Novecento italiano. Nel corso della serata, Massimo Lumini rivelerà alcune pagine della sua conturbante odissea, trasportando il pubblico in un viaggio attraverso inconsuete rotte nautiche, alla volta di isole fantastiche dagli evocativi nomi femminili. Introducono l’autore: Eleonora Carta e Ciro Auriemma.
L’evento, ad accesso libero e gratuito, è organizzato da Associazione Argonautilus e Scuola Baskerville di Editoria e Scrittura, in collaborazione con Academia Terra – e si svolge sotto gli auspici di Tiscali Open Campus.
Per info: argonautiluslab@gmail.com Cell.3293984003
Autore: Massimo Lumini
Attraverso una scrittura influenzata dall’incantesimo visionario di Italo Calvino e delle sue “Città Invisibili”, siamo imbarcati in una sorta di conturbante odissea che si snoda lungo inconsuete rotte nautiche, tracciate e battute per poter raggiungere e prendere costa su profili geologici insulari dagli evocativi nomi femminili.
Dulcamara, Delphina, Ermione, Iris, Cora, sono alcuni dei ventitrè luoghi che emergono, uno ad uno, dai misteriosi abissi di oscuri mari ed oceani, raccolti nella sontuosa ed
immaginifica cartografia dell’altrove delle “Le Isole Invisibili”.
Con la loro evocativa identità femminile, alludono ognuna ad un archetipo o suggestione dell’esistere, diventando specchi caleidoscopici di frammenti vitali.
Massimo Lumini, saggista scientifico qui alla suo esordio letterario, attraverso una maniera stilistica raffinata e cangiante, racconta di orizzonti che, pur apparendo nella loro consistenza geografica consueti ed esplorati, attraverso il fluire delle parole, onda dopo onda, sottilmente si trasmutano in approdi alieni che ci trascinano fuori dal mondo.
Nel cuore di questo progetto editoriale pulsano non solo storie, ma concetti che si intrecciano come correnti marine, ed ognuna delle ventitré isole è un microcosmo, riflesso del macrocosmo, un universo in vitro di emozioni e riflessioni.
“Le Isole Invisibili” pur essendo un racconto suddiviso in tanti singoli itinerari a se stanti, nel corso della narrazione si svela come l’essere un solo viaggio interiore, intrinseco, sospeso tra il sogno e la realtà, il passato e il futuro, tra scienza esatta ed esoterismo, alla
ricerca di un’armonia tra il razionale e il mistico.
L’isola diventa simbolo, il palcoscenico di un rituale dove il lettore è l’iniziato che percorre le pagine come sentieri illuminati da enigmi.
Quello che si snoda lungo le rotte per queste isole, è un percorso che attraversa le acque tumultuose della psiche, che cerca di illuminare i misteri dell’esistenza in modi inaspettati e affascinanti.
Il progetto editoriale è stato carenato nel corso di lunghi anni di cantiere, con una scrittura che nel tempo è stata sfrondata, piallata, asciugata e levigata come fosse una preziosa orditura di legno, metafora della complessità del costruire umano e del design della Natura.
Esso si è sedimentato lentamente come sabbia in fondali di geologia verbale, andando a plasmare luoghi fisici che sono in realtà avatar del reale, a volte storie di età che si infrangono contro le secche e le rive della nostalgia e del ricordo.
Anche andare a vivere in una isola all’inizio degli anni ’80, San Pietro nell’arcipelago del Sulcis, diventa per l’autore un’esperienza simbolica, un invito ad esplorare le profondità del proprio animo, che attraverso la lente di queste isole invisibili, si evolve come un rituale, un’immersione nell’inconscio collettivo dell’oceano di memorie che abbraccia il passato e il futuro del mondo.
Sull’isola di San Pietro, l’autore ha plasmato la sua esistenza in una sorta di esperimento vivente, un dialogo quotidiano con la natura, le avventure, la semplicità e i limiti che solo un’isola può offrire.
Vivere in un’isola, a tratti rifugio e a tratti prigione, diventa così una metafora ricca di significato, mentre Italo Calvino, con la sua immensa, raffinata, inarrivabile eredità letteraria, danza tra le righe, ispirando un dialogo tra l’immaginario e la realtà e dove la scrittura costituisce il faro che guida attraverso le acque inesplorate della vita, trasformando le isole in simboli di una geografia dell’anima
Queste rotte, solchi incisi dall’inchiostro sul candido e immacolato mare magnum dell’inesplorata pagina bianca, nel corso di anni di dedizione alla scrittura isolata, intima e riflessiva, si snodano come un segreto diario di bordo.
Per questo le “Le Isole Invisibili” di Massimo Lumini si propone di essere più di una semplice raccolta di racconti fantastici; si materializza come un intricato portolano di ventitré possibili itinerari di destini esistenziali collegati tra loro.
Esplorare queste isole, immergersi nelle loro atmosfere, diventa per il lettore, un’esperienza che va al di là della fisicità, raggiungendo le profondità dell’essere umano.
Così, “Le Isole Invisibili”, diventa una mappa delle relazioni, dei desideri e delle complessità che rendono unica ogni esistenza, un manifesto alla bellezza dell’ignoto e al coraggio di abbracciare il cambiamento, dove l’avventura si fonde con la contemplazione,
creando un’opera in cui ogni parola è ancorata alla sua stessa esistenza.
Anche la sessualità, tema che come un vento caldo umido scorre lungo queste terre accarezzando le sabbie e le palme delle isole, aggiunge una nota di sensualità alle pagine rivelando il lato più intimo dell’essere umano.
L’invito è a salpare verso queste Isole Invisibili, esplorare le inconsce rotte della propria psiche per poter scoprire nuovi orizzonti di significato.